Qui
dove si librano
silenti colombe
dove incroci d'azzurro
vede sereno l'uomo
dove un dì capiranno i poeti
le fiorite oniriche beltà
dove tu magnifico macrocosmo...
Deborah poesia che ami la vita
recepisci il senso ricco dell'amore
l'alto disegno dell'Onnisciente.
Hai scelto felice
con cultura di sentimenti
con tesori di gemme dell'io
di anelare senza mondi di pregiudizi
l'immenso sole della pietà
il sale stupendo dell'onestà.
Per te Deborah
speranza bramo
perché con suprema grazia
ti salvi beata con aulico sublime
dalla oscura Genna
con musica di temporali, stagioni di vita
e ho dentro di me
dolci sagge parole
che brillano d'elegia.
Sia in te
il miele del Tutto
lo zucchero del vivere.
Sia nei tuoi pensieri
la filosofia di una primavera d'alto
il calice delle profondità
e apriti con gaiezza
al sapere che vale la vita.
Odo voci di bimbi
e profuma di poesia il creato
ma io mesto poeta
so che noi uomini
maschere tutti indossiamo
che ci fanno sentire sicuri.
Sono maschere che nascondono
i nostri cuori.
Ed io la maschera
la indosso quando
mi sento ferito,
quando mi sento solo
senza amici, senza amiche
quando sono impaurito
quando sono vuoto
ma dentro di me
la maschera la odio.
Vorrei prenderla
e poterla buttare via
perché vorrei essere libero.
Ma io no
non posso
rivelare il vuoto del mio cuore
e piango tristemente piango
e ho paura di me stesso.
Prego
il sovrano degli Eden dell'amore
perché sbocci in me
la gemma della serenità
e voglio cogliere
il nettare della felicità
e vivere ricco di purezza
in questo mondo
che io amo.
Fulvio Vitali
premio internazionale Castello di Duino